Può essere realizzato attraverso:
a) “l’intervento conservativo” che mantiene “immutati alcuni elementi strutturali qualificanti” con possibili integrazioni funzionali e strutturali dell’edificio esistente e con limitati incrementi di superficie e volume;
b) “l’intervento ricostruttivo” che presuppone un’integrale demolizione e per il quale è venuto meno il riferimento alla “fedele” ricostruzione, precisando che si tratterà di ristrutturazione se il risultato finale coincide nella volumetria e nella sagoma con l’edificio preesistente.